Milano sede nazionale – seminario monografico “il trattamento della zona lombare e articolazione sacro-iliaca”

Alcune considerazioni dal seminario sulla zona lombosacrale

Insegnare è difficile.
Trasmettere la sottile inquietudine di apprendere, lo stimolo a studiare, a conoscere, trasmettere passione è molto più difficile ancora.
Ed è raro incontrare persone che facciano con semplicità questo.
Nel seminario sul trattamento della zona lombosacrale a Milano io ho incontrato questo.
Attraverso il sorriso, in un clima sereno, rilassato e di fiducia si respirava allo stesso tempo una grande concentrazione nel dojo.
E David, in quel clima che con la sua qualità di presenza creava minuto dopo minuto, metteva punti fermi di spiegazioni e nozioni a cui puntellarsi, lanciava suggestioni e richiami che spaziavano molto oltre le tecniche, in un certo senso si muoveva fra il particolare e un infinito altro mondo nascosto dietro il particolare.
E noi con lui a cercare, con le nostre fragili ali, di stargli dietro.
In questi seminari si riscopre la propria motivazione a praticare e studiare shiatsu.
E non parlo solo perché sono uno studente del terzo PP. Credo che anche un operatore esperto, tuffandosi in un bagno di studio, ricerca, lavoro sulla percezione,…incontri una sorta di specchio di sé stesso che lo mette in connessione con le sue motivazioni profonde, con ciò che va molto oltre e più in alto della quotidiana routine dei trattamenti.
A fare un bilancio pochi giorni dopo mi rendo amaramente conto che forse, della molteplicità di approcci e di tecniche affrontate al seminario, se ne sono fissate nella mia memoria e nella mia manualità solo alcune.
Il senso di leggera frustrazione che nasce da questa consapevolezza però non mi paralizza, mi spinge a studiare, a cercare, a praticare e riflettere, a leggere il nuovo uke che tratterò fra poco con sguardo profondo e mani sempre più sensibili.
Quando si prova una sensazione piacevole come quella provata al seminario, la sensazione di un volo ampio, la sensazione della completezza, la si ricerca poi nella propria pratica quotidiana, ogni giorno.
Credo che questo sia bene.
Ho sempre avuto una tensione umanista, verso la completezza dell’uomo. Ho sempre percepito la necessità di affrontare situazioni e problemi da più punti di vista con uno sguardo ampio che mette in relazione e crea collegamenti, opposto allo sguardo rigido ed assolutista che esclude.
Spesso, proprio noi che studiamo l’arte dello shiatsu che dovrebbe, credo, affrontare il mistero uomo nella sua complessità corpo-mente, rischiamo di essere assolutisti ed escludere visioni, punti di vista o di fermarci paralizzati davanti al mistero e trincerarci dietro la piccola sicurezza delle basi apprese.
La tensione verso la ricerca nasce dall’amore verso il mistero uomo.
Al seminario ho com-preso questo, credo.
Per concludere, mi è piaciuto molto anche il modo di affrontare il lavoro: si alternavano momenti teorici a momenti pratici, momenti basati su ascolto e sensibilità a momenti operativi in una sequenza aperta che David trasmetteva liberamente come sua esperienza diretta.
È un modo che mi è molto familiare per le mie frequentazione di teatro e di aikido. Si può insegnare in forma aperta solo ciò che si è e si fa.
È il praticante che deve poi costruire sul campo, in relazione a cosa ha sotto le mani, la propria sequenza, la reazione giusta utilizzando le tecniche fra quelle affrontate.
Mi è caro un mio concetto professionale, come teatrante: ogni azione è sempre una reazione necessaria, altrimenti è esteriore, inutile, eccessiva, dannosa.
Se durante un trattamento osservo, lavoro in apertura e ascolto, ciò che emerge dal mare di tecniche e lavori possibili è forse una semplice linea di azioni necessaria in quel momento, per quella situazione.
Mi è rimasta una sorta di inquietudine sottile a cercare, a praticare, a studiare.
Grazie David!


Lorenzo, venuto da Bologna per seguire il seminario, scrive queste cose…e io, se ce ne fosse ancora bisogno, mi sento fortunato, fortunato ad insegnare qualcosa di importante, per me e per gli amici che condividono con me questo percorso…ormai mi sono accorto che sono trenta anni che insegno e mi sono spesso chiesto perchè…sono la persona più timida che conosco eppure quando avevo 16/17 anni mi misi ad insegnare kayak e a portare giù per i fiumi adulti e ragazzi e così via nelle mille esperienze che ho affrontato e mai mi sono trovato a dire “chi me lo ha fatto fare?” eppure mi sono sempre scontrato con il mio essere timido, riservato e molto spesso scontroso…ma insegnare ti insegna a stare con gli altri e con te stesso…tutte le volte che cominciavo a provare noia per qualche cosa che ho insegnato, smettevo e cambiavo radicalmente ambiente…lo shiatsu no, è diverso, è infinito e sconfinato, mi accorgo che posso insegnare la stessa cosa in mille modi diversi, mi diverto da impazzire e scopro sempre cose nuove, ma più che altro mi specchio con gli amici e colleghi che ci seguono in questo progetto…a Milano è stato bello, bellissimo e abbiamo fatto delle gran risate, ma le cose erano e sono serie, molto serie…per me lavorare in sede nazionale ed avere questo riscontro è stato importante e grazie ai colleghi venuti da mezza Italia a seguire il seminario…alla prossima!

4 pensieri su “Milano sede nazionale – seminario monografico “il trattamento della zona lombare e articolazione sacro-iliaca”

  1. Anch’io c’ero….anch’io ho partecipato al seminario di Davide, “il trattamento della zona lombare……” a Milano.
    Anch’io ho provato se non tutte .. molte delle sensazioni che Lorenzo è riuscito a descrivere molto bene anzi benissimo direi.
    Ma molte altre e diverse ho provato ,ma non sono così brava a trasformarle in parole.. Tutto ciò grazie allo shiatsu in questo caso tramite Davide che è stato un ottimo “timoniere” ha saputo dosare i tempi di lavoro a quelli di ascolto il tutto creando l’atmosfera giusta per produrre al meglio, e stato bello !!!!!!…….
    grazie gloria

  2. Ogni volta che leggo ciò che scrive Lorenzo ho la sensazione di una chiarezza e semplicità nell’esprimere concetti e sensazioni che magari sono in nuce dentro di me, mi rende orgoglioso averti accompagnato per un pò sul percorso dello shiatsu. Un saluto affettuoso a David e un pò di dispiacere per non aver potuto seguire un suo seminario, ma la stima e l’amicizia maturano a prescindere.

  3. c’ero anch’io …in quel mese difficile e complicato di gennaio… mai mi sarei persa il seminario di David e infatti sfidando scioperi e con la stanchezza in zaino ho raggiunto Milano. L’accogllienza, la professionalità, la simpatia, l’ironia ma soprattutto la grandezza d’animo di chi con rara umiltà rende partecipi gli altri del proprio cammino condividendolo mi hanno accompagnato in questo speciale weekend. Quanta energia, fiducia e modestia mi sono portata a casa….che ricco bagaglio! Un grazie a tutti e a presto

  4. Anch’io c’ero al corso di David tempo fa a Genova!!! ho avuto le stesse vostre sensazioni e ho arricchito il mio piccolo bagaglio di shiatsu che mi porto in giro orgogliosa. Grazie David!! ermina

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